Cucina Veneta
pollo, pollo in umido, stufato di pollo, glutenfree, pollo con le olive, pollo col sugo, pollo ruspante

Il pollo in umido della nonna Angelina

  • Porzioni: 4
  • Tempo: 1,5 ore
  • Difficoltà: bassa
  • Ingredienti
  • Olio extravergine di oliva, 4 cucchiai
  • Cipolla, 1/2
  • Pollo, 2 cosce e 2 sovracosce
  • Vino bianco secco, 1/2 bicchiere
  • Pomodori pelati, 1 latta
  • Pomodori secchi sott’olio, 3
  • Olive nere denocciolate, 10 
  • Origano essiccato
  • 1 rametto di rosmarino fresco
  • Sale fino e pepe nero
Ci sono delle consuetudini che annoiano, che rendono alcune esperienze ripetitive e non più interessanti. Poi invece ci sono delle altre consuetudini che rassicurano e che rivivi sempre con piacere, come rivedere ogni Natale il film “Love Actually” o come tornare a Londra ogni anno solo per respirarne l’aria.

Oppure come un pranzo dalla nonna Angelina.

Il menu è sempre stato quello, ogni singola volta, con minime variazioni sul tema…
Come primo piatto il pasticcio (la lasagna) al ragù, besciamellosa e ricca di sugo di carne.
Di contorno, la “verdura cotta”, cioè erbe di campo stufate in tegame con cubetti di pancetta, e quelle che io chiamavo “patate fetta lunga”, cioè patatine fritte preparate con la patata fresca affettata per il lungo e cotte sempre troppo in anticipo, così da risultare un po’ mollicce e unte.

Di secondo, il pollo in umido.

Rispetto alla più classica preparazione al forno, io lo preferisco: a dire il vero, preferisco sempre le preparazioni in umido perché adoro l’intingolo che rimane sul fondo della pentola, che sia uno spezzatino, un polipo o un delicato stufato di ceci al pomodoro, per raccoglierlo con un po’ di pane . 
La nonna nel pollo ci metteva le olive, io le ho sempre scartate per non so quale motivo. Mai affrontate fino a due anni fa, quando Giulia mi ha offerto un insalata di riso con zucca e melanzane, arricchita da olive e capperi, e mangiandone una cucchiaiata mi son data della scema da sola.
Così nel mettere nero su bianco la ricetta, mi sono ricordata di quei sapori e li ho fatti miei, anzi, anche un po’ tuoi ora se deciderai di cucinarlo: scegli un pollo “di casa”, ruspante, che anche se più magrolino presenta sicuramente carni dal sapore più deciso e vero.

E raccogli il sugo che resterà sul fondo, che tu abbia pane o polenta abbrustolita andrà benissimo in ogni caso.

Prepara gli ingredienti, uno alla volta:

affetta molto sottilmente la cipolla;
scola i pomodori secchi dall’olio e taglia a piccoli pezzi.

In un tegame da fuoco bello pesante (meglio se di ghisa o di coccio) poni l’olio e la cipolla: su fuoco basso cuocila dolcemente, perché deve appassire e non abbrustolire. 
Quando sarà morbida e traslucida, poggia sopra i pezzi di pollo con la pelle rivolta verso l’alto, alza il fuoco, versa il vino bianco e fai evaporare, poi abbassa a fuoco medio.
Aggiungi i pomodori pelati e quelli secchi, le olive, un bel pizzicotto di origano secco, il rametto di rosmarino.
Versa mezzo bicchiere di acqua, metti il coperchio e cuoci per circa 1 ora a fuoco medio basso, non deve bollire ma sobbollire piano e se si forma troppo liquido eliminane un po’ e lascia scoperto.
Verifica la cottura del pollo incidendo vicino all’osso, dove non dovranno esserci tracce rosse di sangue e la carne dovrà essere bianca e soda.
Prima di servire, regola di sale e pepe.