Cucina Veneta
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Rollè di Natale

  • Porzioni: 8
  • Tempo: 30 min.
  • Difficoltà: bassa
  • Ingredienti
  • 6 uova
  • 6 cucchiai di zucchero
  • Un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 2 clementine non trattate
  • 3 cucchiai di farina di riso
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 100 g circa di marmellata di agrumi
  • 200 g di mascarpone
  • 200 g di crema di nocciole e cacao
Compio gli anni il 3 gennaio: essere nati nel mezzo delle festività significa che il compleanno risente inevitabilmente dell’atmosfera natalizia ed è inficiato da problematiche non di poco conto per un bambino.

Uno su tutti, la maledizione assoluta dal “regalo unico”: no, vi prego, fa arrabbiare di brutto. Che poi te lo consegnano il giorno di Natale e ti dicono pure “vale anche per il compleanno eh!” perché lo sanno che stanno compiendo un azione brutta e tentano invano di giustificarsi.
Devo dire che negli anni questo trauma l’ho egregiamente superato: se il regalo consiste in una borsa di Vuitton o in viaggio, me lo faccio pure andare bene, mica son delicata.

L’altro problema era il dolce: ho un elenco di foto di me, bambina degli anni 80, con dolci di cui ora non ricordo la composizione ma ricordo benissimo la decorazione.
Pini di zucchero, casette di zucchero, staccionate di zucchero: il pino era sempre un incognita comunque, perché spesso era finto e allora non era solo la tua autostima ad essere distrutta ma anche i tuoi molari.

In questo periodo nelle pasticcerie si trovavano, e si trovano ancora, quelli che chiamiamo comunemente “tronchetti di Natale”, di derivazione francese col nome di Bouche de Noel: forse memore di quelle decorazioni un po’ urlate, il mio tronchetto di Natale si chiama semplicemente Rollè ed è tanto farcito ma poco decorato, un po’ come tutti i miei dolci che sono tanto casalinghi ma pieni di dedizione e di amore. 

La ricetta della pasta biscotto è della mia amica Ilaria, la farcia cambia a seconda delle stagioni: qui di seguito vi lascio qualche idea.

APPUNTI

Per un buon rollè invernale, la mia ricetta preferita è quella che vi lascio qui stavolta.
In alternativa, per un tocco esotico, va benissimo la stessa crema di nocciole e mascarpone con l’aggiunta di fettine di banana, pezzetti di mango e di ananas sciroppato, o kiwi fresco.
La versione autunnale invece che amo è composta da uno strato di crema di marroni e uno di panna montata, con pezzetti di marron glacé (comprate i sacchetti di marron glacé rotti, costano meno e sono perfetti per questi dolci).
In primavera mi piace spalmare la marmellata di fragole e vaniglia fatta in casa, ricoprirla con uno strato di panna montata e poi cospargere di fragole fresche macerate in zucchero e limone, scolate bene. 
In estate faccio più  meno lo stesso ma apprezzo particolarmente la versione con frutti di bosco.
Accendi il forno a 180 gradi, statico.
Se lo usi ventilato, impostalo a 165/170 gradi.

Dividi le uova mettendo i tuorli in una ciotola e gli albumi nell’altra. 
Aggiungi un pizzico di sale agli albumi e montali a neve ben ferma.

Ora aggiungi ai tuorli lo zucchero, la vaniglia e la buccia grattugiata della clementina e monta bene anche questi finché non raddoppiano di volume.
Aggiungi farina e lievito setacciati e incorporali piano con una spatola.

Ora aggiungi anche i bianchi, sempre mescolando con delicatezza.
Ricopri una placca da forno con carta forno, versaci l’impasto e stendilo piano, livellandolo con una spatola con cura e inforna per 8 minuti poi gira la teglia (la parte più interna verso l’esterno) e cuoci altri 8 minuti.

Appena estratto dal forno, senza paura, prendi la carta forno da due angoli e capovolgi la pasta biscotto su un foglio di carta forno pulito: ora piano piano stacca la carta ancora appiccicata e spalmaci sopra la marmellata di agrumi.

Mescola il mascarpone con la crema alle nocciole e spalma ora anche questa, tanto la pasta sarà ormai freddata. Arrotola subito con cura, avvolgilo stretto con la sua carta forno e metti in frigo per un pò ad assestare.
Se hai fretta puoi mangiarlo anche subito, ma è meglio dopo qualche ora e addirittura il giorno successivo.