Cucina Veneta
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Punta di petto alla senape e miele

  • Porzioni: 4
  • Tempo: 1 h 40 min
  • Difficoltà: media
  • Ingredienti
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 foglia di alloro
  • Pepe in grani
  • 800 g di punta di petto
  • 40 g di burro, ammorbidito a temperatura ambiente
  • 3 rametti di timo fresco
  • Sale
  • 2 cucchiai di miele di acacia, per me Mielbio Rigoni di Asiago
  • 4 cucchiai di senape all’antica
  • Una decina di gherigli di noce
I secondi di carne sono il mio punto debole. 

Non la amo particolarmente, apprezzo di più un buon pesce fresco ad esempio: forse per questo motivo quando prevedo di cucinarne cerco sempre di metterci un po’ di fantasia per non annoiare me e i miei ospiti.

Anche nella mia famiglia, da parte di entrambe le mie nonne, non c’è mai stata molta fantasia nei secondi piatti. A pranzo dalla nonna Angelina c’era sempre pollo o coniglio “in tecia” (cotto al tegame) accompagnato da quelle che io chiamavo da piccola le “patate fetta lunga”: erano delle patate fresche affettate per il lungo in maniera non troppo regolare, fritte con largo anticipo e poi servite su un piatto di portata coperto di carta da cucina. Si può facilmente immaginare che la croccantezza non era certo una delle caratteristiche principali.
La nonna Antonietta invece preparava solitamente arrosti, più spesso di vitello: gigantesche quantità di carne che poi avanzavamo sistematicamente e venivano riproposte nei pasti successivi, fino ad averne rifiuto. 

E’ però vero che quelle “patate fetta lunga” e l’arrosto mastodontico, se li rievoco con mia sorella e la mia famiglia dopo vent’anni con un sorriso, forse il loro effetto l’hanno ottenuto: quello di convivialità al di là del cibo servito, al di là delle fighetterie gastronomiche in cui a volte cadiamo.

La carne alla griglia è una delle preparazioni più conviviali, un po’ in tutta Italia, e mettendo Matteo al fuoco mi risparmio parecchio lavoro e accontento un pò tutti i palati perché la varietà dei tagli che si possono cuocere allo stesso momento è ampia. Ma non sempre è fattibile, soprattutto nei mesi invernali: non posso costringerlo all’aperto, con il giubbotto imbottito, il cappello di lana e una lampada di fortuna ad illuminare il barbecue. Non abbiamo un caminetto interno, purtroppo.
Cerco quindi l’aiuto delle mille riviste di cucina che acquisto e a cui sono abbonata e di solito sono proprio le ricette di carne quelle che sperimento di più. Questa ricetta l’ho trovata su “Sale e Pepe” dello scorso ottobre: mi ha colpito subito l’utilizzo della punta di petto, un taglio considerato povero e quindi economico, destinato ad essere “ossa da brodo”. Ho trovato che fosse interessante per una volta dargli la possibilità di diventare protagonista, insieme a dei sapori particolari come il dolce caramellato del miele e l’aspro aromatico della senape.

A completare, delle croccanti briciole di noci, che non possono che aggiungere golosità al piatto.

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APPUNTI

  • Per questa ricetta, il miele di acacia va benissimo perché è un miele liquido. Se ti piace un sapore più corposo, anche se secondo me non ce né molto bisogno, ti consiglio un Miele del Bosco Rigoni. Eviterei un miele di castagno, anche se liquido, in quanto coprirebbe il sapore della carne. 
  • Questo piatto sta benissimo con un soffice purè di patate, con una polenta morbida (sia gialla che bianca) oppure con dei broccoletti verdi al vapore. Un’idea potrebbe anche essere quella di servirlo con del riso bianco lessato, magari un Vialone nano, a raccogliere il sughetto.
  • Io preferisco teglie di ghisa per queste cotture, per la loro conduzione del calore. Ne hai mai provata una? Ti innamorerai. 
Fai sobbollire, su fuoco medio, il vino con l’alloro, l’aglio sbucciato e 3 o 4 grani di pepe finché il liquido ti apparirà ridotto della metà. Filtralo e metti da parte.

Nel frattempo, accendi il forno e portalo a 220 gradi.

Accomoda la punta di petto su una teglia da forno e spalmala per bene col burro e inforna per 15 minuti.

Trascorso questo tempo, aggiungi in teglia il vino filtrato, le foglioline di timo, un pizzico di sale e abbassa la temperatura a 170 gradi.

Cuoci così per 45 minuti, rigirando la carne ogni quarto d’ora.

Mescola la senape al miele e versa il composto sulla carne, proseguendo la cottura per altri 20 minuti.

Lasciala poi riposare fuori forno per un quarto d’ora.

Prima di servire, affetta la carne e disponila su un piatto da portata, aggiungendo le noci spezzettate.