I liquori delle Sirene

Ho scoperto Elisa e i Liquori delle Sirene dai social, “luogo” in cui si scoprono cose belle se si sanno cercare: la sua è la storia di chi è tornato alle radici letteralmente, che si è reinventato per una vita più aderente alla sua persona, a quello che ama e quello che le viene più naturale.

Elisa è vicentina come me, e come me è cresciuta in campagna: lei però ci è rimasta fino ai suoi 18 anni poi ha lasciato il Veneto per l'Università alla volta di Milano, tornandoci nei fine settimana. In questi ritorni a casa, aveva il tempo di approfondire con la nonna il mondo delle erbe e il loro utilizzo sia come cibo che come cura, diventando tempo per tempo la sua custode nella preparazione degli infusi, nella ricerca e catalogazione delle piante e nella preparazione dei liquori.
La passione per la natura e i suoi frutti l’ha portata anche a diventare sommelier del vino e dell’olio prima di ricevere la borsa di studio per il master alla Sant'Anna di Pisa. Professionalmente la sua carriera si è sviluppata verso il marketing in aziende multinazionali, spostandosi anche in varie città come Londra, Bologna, Venezia.
Ma nei suoi sogni, in realtà, non c’era quel tipo di carriera e la mente volava sempre alle sue piante e radici, finché una notte ha ricominciato a fare infusioni di erbe, come faceva con la sua nonna. E così per le è iniziato il balletto di chi vorrebbe lasciare il proprio lavoro per dar voce alla passione, ma non può ancora, e divide nel frattempo cuore e testa a metà.

Quello che le ha permesso di prendere la decisione definitiva e di lanciarsi in questa avventura è stato il suo trasferimento sul lago di Garda per amore e l’arrivo del suo primo bambino: Elisa mi ha raccontato che sul Lago c'è una baia, cara a tutti i Veronesi, che si chiama Baia delle Sirene, e in quel luogo magico, una piccola insenatura naturale che ha il profumo di un altro mondo, nasce il suo di mondo.

i Liquori delle delle Sirene.

Sul Monte Baldo, che si trova sulla sponda veronese del lago, vi è un particolare ecosistema ed è considerato Hortus Europae - Giardino Europa - per la sua ricchezza floristica, di ambienti e di specie. Approfondisce quindi gli studi erboristici sulla zona e finalmente nel 2015 nasce la prima bottiglia di Liquore delle Sirene Bitter.
Quest’anno, invece, è nato l'Amaro: Canto Amaro.

Elisa ha un cuore felice per quello che sta facendo e per aver saputo e potuto mettere a frutto i consigli e gli insegnamenti della nonna: che non sia stato facile e non lo sia ancora è innegabile, ma c'è qualcosa dentro di lei che le dice che sta facendo la cosa giusta e chiunque abbia assaggiato i suoi liquori è sicuramente dello stesso parere.
Io ne ho comprate due bottiglie in un piccolo negozietto di Vicenza, dove il titolare con passione e amore mi ha raccontato di questo prodotto come di una chicca imperdibile.
Ho chiesto ad Elisa come sia riuscita a muoversi in un mondo prettamente maschile, in un settore, quello della distilleria, molto chiuso e “stabile”: mi ha raccontato che all’inizio ascoltava troppi consigli, poi ha imparato a non ascoltare più il parere di nessuno se non di suo marito e di un suo caro amico ultrasettantenne che una volta le ha detto che “molti uomini si sentono in dovere di darti dei consigli perché sei una donna in un mondo di uomini, se fossi un uomo starebbero zitti.”, dandole una grade lezione di vita.

Io mi sono innamorata anche della sua etichetta, su cui Elisa ha riposto tanta attenzione e cura: in stile liberty come i palazzi del lago, l’esplosione di fiori porta alle botaniche che sono all'interno del prodotto (fiori d'arancio, genziana e assenzio oltre a molti altri).
Te lo consiglio, per te o da regalare a Natale: ho apprezzato particolarmente questo prodotto perché ora che ho conosciuto Elisa so cosa ci sta dietro: una ragazza, una storia, una nonna che ha saputo trasmettere una passione e tanto coraggio.